Il 21 gennaio era un lunedì come tanti. Almeno sembrava. Nel cielo, in volo, insieme agli aerei, agli uccelli, ai sogni e le speranze di chi vive sulla terra ferma, c’era pure un piccolo aereo da turismo, con a bordo un passeggero speciale, non uno dei tanti, bensì l’idolo di una tifoseria. Embed from Getty Images Emiliano Sala era lì, in alto, dove la sua carriera lo stava portando, finalmente. All’inizio non è stato così. Anche la sua storia ricorda quella di un Dodo, a cui dicevano che non sapeva volare, ma che, alla fine, credendo in sé stesso, dopo tanto tribolare, c’era riuscito. Sognando, fin dai primi calci in patria,…