AnedDodo,  Attualità

Manchester United e Juventus, uno scontro lungo vent’anni…

Leggendo il quadro delle partite di Champions League di stasera, inevitabilmente salta all’occhio il big match di giornata: Manchester United-Juventus. E la mia mente non può far altro che tornare indietro.

Embed from Getty Images

Sono già passati vent’anni. E, per una volta, li sento tutti. Mi sembra davvero sia passata una vita. In effetti, senza accorgermene, sono già passati due decenni da quella sera di aprile del ’99. Avevo nove anni e l’unico modo per vedere il grande calcio era sempre lo stesso. La Champions League in prima serata sulle reti Mediaset. Si giocava il ritorno delle semifinali. La Juventus ospitava al vecchio Delle Alpi il Manchester United di Yorke e Cole. Sì, perchè nella mia testa era il Man United di quei due, non di Sir Alex. Ed ai miei occhi di bambino, quei due, erano imprendibili.

Avevo  solo nove anni e i miei ricordi sono -a ragione- sfocati. Yorke e Cole per me erano fortissimi, soprattutto perchè le mie valutazioni sui giocatori, all’epoca, riflettevano i valori del videogioco PC Calcio 6.0. Mi basavo su di esse, mi fidavo ciecamente. La bandierina di fianco al nome di Yorke nel videogame non la dimenticherò mai. Non sapevo che nazionalità indicasse. I calciatori non comunitari avevano sempre la bandierina di provenienza, ma quella di Dwight Yorke non la conoscevo. Dovetti documentarmi, probabilmente chiedere a mio cugino Alessandro, di dieci anni più grande, per scoprire che si trattava di Trinidad e Tobago. Solo parlarne mi fa risuonare nelle orecchie la musica di PC Calcio. Quanti pomeriggi e mattinate estive spese davanti al computer; è incredibile quanto certe cose ci entrino dentro inconsciamente, senza chiedere il permesso.

Quella sera guardammo la partita nella stanzetta di mio fratello. Ricordo la doppietta di Inzaghi e la rimonta dello United. Ricordo l’intesa di Yorke e Cole. Una coppia magnificamente assortita, un mix di potenza e velocità. Ricordo che quella fu la sera in cui scoprii l’esistenza della regola del vantaggio. Prima di allora, pensavo che l’arbitro fosse costretto a concedere, per esempio, un rigore ed interrompere per forza l’azione: se così fosse stato, il terzo goal dei Red Devils si sarebbe trasformato in un rigore da realizzare. Una di quelle lacune di beata gioventù, come la favola del goal ‘doppio’ fuori casa. Ci misi poco a capirlo per fortuna, mentre i miei amichetti dell’elementari credevano che ogni goal fuori casa equivalesse a due reti effettive, in ogni caso, non a parità di reti segnate. Un ‘x2’ che avrebbe cambiato la storia del calcio (ancora oggi mi sa che alcuni di loro pensino si faccia un automatico ‘per due’, ne sono convinto).

Era una di quelle sere in cui mio padre guardava le partite con noi. Quelle sere di Champions degli anni ’90 con Bruno Longhi e Piccinini, con Zidane e Pippo Inzaghi, con Beckham e Roy Keane (Roy, per la cronaca, a PC Calcio 6.0 era il più forte di tutti, l’unico che arrivasse a 96 di valore, vado a memoria ovviamente eh). Adesso invece apro l’App sul telefono, guardo chi gioca stasera. È una di quelle serate di CL piene di partite, in cui grazie alla pay tv puoi scegliere di guardare una qualsiasi di quelle in programma; in cui non hai bisogno di aspettare ‘Pressing Champions League’ su Rete 4 per guardare i goal. Potrai farlo anche in giro per il web se non sei abbonato alla pay tv. Non necessiti del televideo per scoprire le partite in cartello, basterà guardare lo schermo del tuo cellulare per farlo (se ce l’avessero detto vent’anni fa ci avremmo creduto? Chissà). Mio padre non ci sarà, e non credo la guarderò con mio fratello. Non so nemmeno se la guarderò io in realtà; stasera avrei il calciotto del martedì, ma ho un dolore alla schiena che mi tormenta.

Eppure guardo la scritta sul cellulare: Manchester United-Juventus. E la mia mente non può far altro che tornare indietro. In fondo ci saranno Mourinho e Pogba, Cristiano Ronaldo e Cancelo. E poi con il full HD si vede un amore. Quasi quasi, un’occhiata, se non mi passa il mal di schiena…

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Continuando a navigare su questo sito accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Più info

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi