Domani è giovedì. Sì. Giovedì. Giovedì 14 Giugno 2018. Eppure me l’ero immaginato diverso. Completamente.
Domani non dovrebbe essere un giovedì come gli altri, eppure per me lo è. Sono anni che aspetto giorni come questo, come quello di domani, con tutta una serie di riti e scaramanzie. Ma…quest’anno no. È diverso. Un’atmosfera surreale, quasi timorosa, come di qualcosa che c’è ma di cui non si vuol proferir parola. Domani cominciano i Mondiali ma non me ne sono accorto.
Domani cominciano i Mondiali ma non me ne sono accorto perché non ho appeso alcun foglio con i gironi nella mia stanza, né tantomeno ho compilato un tabellone con i possibili accoppiamenti e pronostici fino alla finale. Domani cominciano i Mondiali ma non me ne sono accorto perché non ho comprato il consueto SportWeek premondiale; non solo non l’ho fatto, ma non c’ho neanche lontanamente pensato! Domani cominciano i Mondiali ma non me ne sono accorto perché non conosco i gruppi a memoria. Domani cominciano i Mondiali ma non me ne sono accorto perché mancano meno di ventiquattr’ore allo start e non ho letto ancora tutte le rose di tutti i convocati; me ne manca ancora qualcuna. Domani cominciano i Mondiali ma non me ne sono accorto perché devo studiare, ancora, e sono preso anche da altro, mentre fino a due/quattro anni fa era il contrario; c’era il Mondiale e qualsiasi cosa ci fosse all’esterno doveva orbitare intorno alla Coppa del Mondo, non viceversa. Domani cominciano i Mondiali ma non me ne sono accorto perché non so se potrò guardare tutta la gara inaugurale, integralmente, in diretta. Domani cominciano i Mondiali ma non me ne sono accorto perché non ho organizzato alcuna pizza con gli amici, ‘grattata’ o grigliata che sia. Domani cominciano i Mondiali ma non me ne sono accorto perché li faranno interamente su Mediaset; non che abbia qualcosa contro Mediaset, per carità, però mi fa strano l’idea che le partite ,ondiali le facciano su Canale 5 e Italia 1, un’altra novità/anomalia di quest’edizione. Domani cominciano i Mondiali ma non me ne sono accorto perché non ho fatto alcun piano tetris-incastro-studio-lavoro-impegni per vedere le partite: improvviserò, ma nelle altre estati non era così; c’era un’organizzazione svizzera (loro ci vanno precisi come al solito, anche al Mondiale, mica come noi).
La verità è che domani cominciano i Mondiali ma non me ne sono accorto per un semplice, unico motivo che è condizione necessaria e sufficiente (anche qui ‘sti riferimenti ingegneristici, forse dovrei evitarli, basta) per tutte le proposizioni precedenti, per lo stato d’animo mio e per quello di molti che leggeranno quest’articolo: l’Italia NON ci sarà. È leggerlo/scriverlo mi fa ancora effetto. Mi viene un nodo alla gola. Chi come il sottoscritto è cresciuto con la Nazionale azzurra, ricordandosi gli avvenimenti in base a Mondiali/Europei, suddividendo la vita in anni pari ed anni dispari…beh, se siete quel genere di persone allora non vi dovrò ulteriori spiegazioni. Sappiate solo che siamo vicini, compagni di frustrazione sportiva. Un Mondiale senza Italia è come una domenica senza calcio.
Non ci sarà alcuna avVENTURA per noi. Ed in questi giorni opachi, di surreale attesa per qualcosa che c’è e non c’è allo stesso tempo, non faccio altro che pensare alla frase del Maestro Buffa: “I Mondiali hanno scandito i tempi della nostra vita e scandiranno quelli di chi verrà”. L’avvocato non poteva saperlo. Una bella croce sull’estate 2018 non ce la toglie nessuno.