Coby White, uno dei Dodo dell’NBA. 21 Giugno 2019, ore 16 o giù di lì. Sono stravaccato sul divano di casa mia, in tavernetta, la mia attività preferita nel free time. Grazie a Sky, per la prima volta nella mia vita, sto guardando il Draft NBA 2019. È la replica della notte scorsa. Non ho letto articoli per non avere spoiler sulle scelte. A parte la numero 1; beh, quella si sa già da tempo. Alla numero sette (il mio numero preferito, un caso?) viene scelto dai Chicago Bulls tale Coby White, un ragazzo con la capigliatura Afro ed un viso da attore comico statunitense; sembra uscito da un film della saga Scary Movie. Mi incuriosisce.…
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Il giorno in cui mi sono rifiutato di salire sulla barca di “Magic” Johnson
Non so da dove cominciare. Anzi, sì, forse lo so. Forse devo cominciare dicendovi che ho giocato di più – in maniera ‘ufficiale’ se così si può dire, ‘da tesserato’ per intenderci – più a basket che a calcio. Il che, per chi mi conosce, è un incredibile paradosso. Come il fatto di aver scelto di studiare Ingegneria, per me che sogno di scrivere per vivere. Ma questa, è un’altra storia. Sono nato e cresciuto con il calcio, però la pallacanestro mi è sempre piaciuta tantissimo. Quando ero bambino, vivevo di riflesso la adolescenza di mio fratello. Erano gli anni ’90. Si sognava l’America mediante l’NBA. Calzoni larghi, Hip-Hop nelle…
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NBA, Champions League e Westbrook: ricomincio da zero
Il vuoto. All’improvviso. Senza motivo. In testa e nella pancia. Come se non avessi niente in nessuna delle due cose. Vacue. Assenti. Come te. Che non riesci a sentire più nulla. I tuoi programmi, i tuoi sogni, le tue speranze. La tua anima. In un attimo. Puff, sparita. Embed from Getty Images Ti succede dal nulla. Mentre stai tranquillamente studiando. E allora corri, goffamente, verso la cucina. A momenti cadi per le scale. Gli altri parlano ma tu non li senti. Prendi acqua e zucchero, sperando ti riprendano. Rimedi antichi che nessuno sa se e quanto funzionino realmente. Ed infatti, non funziona. Non riesci a calmarti. Allora ti vesti. Esci.…
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Domenica notte, i Cleveland Cavs in TV e ‘LA’ domanda…
Domenica sera. Di quelle classiche, di riposo, con quel velo di tristezza che cala il sipario sul weekend. Domani è lunedì, dovrò alzarmi presto per studiare. Ormai rendo solo se comincio di primo mattino, altrimenti nisba; comincio tardi, mi imballo, ed in men che non si che dica la mattinata scivola via più veloce di un fine settimana che aspettavi come il Santo Graal ma che ti ha dato meno di quel che speravi. Embed from Getty Images Non ho sonno. È quasi mezzanotte. A ‘sto punto aspetto l’inizio di Cleveland Cavaliers-Atlanta Hawks. Magari guardo solo il primo quarto, e poi nanna. Dopo alcuni anni di inattività infatti, ho ricominciato…
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Rocky, “Il Lato Positivo” e gli underdog. La linea di Scrimmage di Philadelphia, tra finzione e realtà
L’ho visto, in TV. Non riuscivo a crederci. Pensavo di avere le traveggole. Bradley Cooper è lì, in piedi, di fianco al Presidente dei Philadelphia Eagles (e ad Irina Shayk, giusto per la cronaca). È lì che urla, esulta e sbraita, alza gli occhi al cielo. Soffre insieme alla squadra. Se non avessi la certezza di star guardando il SuperBowl penserei ad un’interferenza con una scena de “Il Lato Positivo”. Si tratta del noto attore di Hollywood o del suo alter ego Patrick “Pat” Solitano JR? In effetto, ci si può confondere. Embed from Getty Images L’edizione numero 52 del SuperBowl ha messo di fronte i Philadelphia Eagles contro una…